Ricevo dalla Fondazione Caponnetto e pubblico questa riflessione condividendone il pensiero.
La possibile, oggi è avvenuto il primo caso, liberazione con messa ai domiciliari dei boss a causa del coronavirus sta distruggendo 30 anni di lotta alla mafia. Per metterli in sicurezza si trovino soluzioni diverse rispetto ai domiciliari. Il rischio che dialoghino con l’esterno rimane troppo alto a prescindere dai divieti. Tra l’altro non possiamo non notare come la mafia si arricchirà ancora di più con il coronavirus. Da sempre le mafie sfruttano le emergenze.
La Fondazione Caponnetto invita a vigilare su quanto avviene.