Un anno.
Il tempo non ripara,
mostra il volto del futile
trincia, fagocita, riduce in polvere tutto
e inesorabile riappare il dolore.
Sbrana, devasta, insanguina il cuore.
Quel dolore puro che mi porto appresso.
Continua. Non cessa. Ritorna.
Quel dolore che induce a mentire
e ti cerca tra il passato e il presente,
tra i libri, i quadri, le tue parole.
Mi difendo dal tempo col ricordo dei tuoi gesti
dei miei gesti
della tua voce
della mia voce che ti chiama
e il tempo implacabile che continua a passare.
Il tempo, quel tempo meraviglioso.
Mi basterebbe poco di quel tempo,
un attimo solo
solo un momento
ancora con te.
a.o.