Qualcosa di me

Alessandro Orlando

Alessandro Orlando, giornalista, fiorentino di nascita e pistoiese di adozione, appassionato d’arte, lettore onnivoro, organizzatore di eventi culturali.Ha scritto molti racconti e recensioni su libri, mostre e opere d’arte. È un amante dei macchiaioli e dei pittori labronici in genere.

Non si considera uno scrittore ma una persona a cui piace scrivere, non è uno storico ma un curioso che cerca di approfondire le proprie conoscenze e si interroga sul perché degli avvenimenti. Non è un poeta ma ama comporre versi.

Ha una figlia che è titolare di una casa editrice (Edizioni Atelier) a Pistoia.

Continua a scrivere per non smettere mai d’imparare.

P.S: Nei momenti liberi (in verità pochissimi) passa qualche ora nel suo piccolo laboratorio di restauro “tra i suoi trucioli” a lucidare e sistemare un mobile, dorare una cornice o incollare una sedia per far contento qualche amico. Spesso la domenica passa qualche ora nel suo piccolo oliveto, perché stare in mezzo alla natura e lontano dagli uomini a volte aiuta a ritrovare il senso della vita.

Libri pubblicati:

Nel 2015 pubblica con Edizioni Atelier il libro “Mamma perché non abbiamo più la radio? Da Pistoia ad Ancona e ritorno. In fuga attraverso l’Italia delle leggi razziali“. Il libro nasce da un’intervista fatta dall’autore a Riccardo Coen che durante il periodo delle leggi razziali fugge con i genitori vagando da un luogo all’altro della penisola alla ricerca di un rifugio sicuro.

Nel 2018 pubblica, sempre con Edizioni Atelier, scrivendolo a quattro mani con Enrico Miniati ” San Giovanni ‘un vole inganni – Storia di una scommessa impossibile” Due storie d’amore lontane nel tempo. Bianca Cappello e Francesco I de’ Medici, i Granduchi di Toscana, e, quattro secoli dopo, Tilde e Duccio, due semplici popolani fiorentini. Ad unirle è uno stupendo vaso creato per il Granduca nell’Officina di San Marco, che improvvisamente compare nella vita delle due coppie. Dagli sfarzi di una corte del ‘500 alle grida festose delle odierne celebrazioni per il Santo Patrono, la Firenze di oggi, la sua passata storia tragica e gloriosa e il suo gioco del Calcio, spettacolo senza tempo, rivivono in un romanzo raccontato con maestria, ricco di colpi di scena che mantengono alta la tensione fino alla inaspettata svolta finale che sorprenderà anche i giallisti più esperti.