Niente è andato perduto

Se vorrò vivere dovrò celebrare

nel silenzio del mio cuore

tutto quello che è stato,

come ricordo nel ricordo.

Ebbro di vita nuova,

confusa e sofferta.

Indugio nel canto di mille sirene

di cui una, la mia, dolcemente sorride

e guarda il mio sguardo incantato

che scaccia l’oblio di memorie,

e vive nel gioco di vita

lontana negli anni,

presente e distante.

Son solo a comporre mosaici

tasselli e colori

in attesa di Te che già sei in cammino.

Verrai nel crepuscolo certo,

sereno come un sogno nel sogno,

a guidarmi per mano la strada.

Son certo che niente fu vacuo

niente di quello che è stato

è andato perduto

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