Vigilia di restare

Viaggiando lungo le strade e i sentieri di internet, per scovare poeti e scrittori sconosciuti ai più, mi sono imbattuto in Juan Vicente Piqueras. Juan Vicente Piqueras è un poeta spagnolo contemporaneo. Figlio di agricoltori, ha vissuto in una casa in campagna in un piccolo villaggio di Los Duques de Requena, in cui non c’erano libri. Appena ha potuto, il poeta, ha deciso di conoscere il mondo, visitandolo. Le poesie di Juan Vicente Piqueras sono dirette, semplici e senza eccessivi giochi di parole. Le sue poesie raccontano di vita, di sentimenti, di amore e di malinconia.

Tra le tante poesie da lui scritte una mi ha colpito particolarmente: i versi dicono di quanto sia bello e emozionante preparare un viaggio ma nello stesso tempo il titolo riporta una parola insolita, in contraddizione al testo, la parola “restare”.

 Le poesie non possono essere spiegate ma solo godute, quando le spieghi diventano banali…

Buona lettura!

a.o.

Vigilia di restare


Tutto è pronto: la valigia,
le camicie, le mappe, la fatua speranza.

Mi spolvero le palpebre.
Ho messo all’occhiello
la rosa dei venti.

Tutto è pronto: il mare, l’atlante, l’aria.

Mi manca solo il quando, il dove,
un diario di bordo, le carte
di navigazione, venti a favore,
il coraggio e qualcuno che mi ami
come non so amarmi io.

La nave che non c’è, le mani attonite,
lo sguardo intento, le imboscate,
il filo ombelicale dell’orizzonte
che sottolinea questi versi sospesi…

Tutto è pronto. Sul serio. Invano.

(Juan Vicente Piqueras)

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