Morire due volte

Qualcuno sta ancora a discutere se le immagini drammatiche che documentano le atrocità commesse dai russi a Bucha, nei confronti di civili inermi, siano vere oppure sia solo il risultato di una gigantesca montatura. Mi domando che superba regia e che straordinaria sceneggiatura sarebbe stata attuata per diffondere le immagini che da qualche giorno scorrono su tutti media del mondo. Roba da Oscar.

Purtroppo non è un film e oltre al dolore che ciascuno di noi prova nel vedere quei corpi di giovani, donne e bambini martoriati, c’è l’infinita tristezza ci sia ancora qualcuno che mette in dubbio quello che sta accadendo. È un po’ come se nel gennaio del 1945, dopo la scoperta di Auschwitz e degli orrori dei lager tedeschi, le centinaia e centinaia di cadaveri ammassati fossero stati il frutto di una riuscita messinscena. 

È come morire due volte.

a.o.

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